Itinerari
Venezia è una città da scoprire passo dopo passo, attraverso itinerari tradizionali e altri più insoliti, sempre incantevoli e affascinanti. Camminando tra chiese, palazzi e lungo le fondamenta che costeggiano i canali, si inizia un viaggio meraviglioso e fuori dal tempo…
Il nostro percorso inizia dalla lunga Fondamenta delle Zattere, il cui nome deriva dalle imbarcazioni che trasportavano il legname proveniente dai boschi del Cadore (i monti della Serenissima). Di fronte oltre il canale della Giudecca, l’isola omonima con le chiese di Palladio, e I ‘isola di S. Giorgio.
Sulle Zattere, da visitare la Chiesa dei Gesuati, intitolata a S.ta Maria del Rosario, con opere del Tiepolo, Tintoretto e Piazzetta, e la vicina Chiesa di S.ta Maria della Visitazione, uno degli esempi più belli del rococò a Venezia.
Da qui si prosegue svoltando lungo la Fondamenta Nani, sulla cui riva opposta opera uno dei più antichi e caratteristici “squeri” per la costruzione di barche e gondole. A fianco, la Chiesa di S. Trovaso; nel presbiterio due grandi tele, opere tarde del Tintoretto, provenienti dalla soppressa Chiesa di S.ta Maria Maggiore.
Percorrendo la Fondamenta Bontini si raggiunge la Chiesa rinascimentale di Ognissanti e l’antico convento, oggi sede ospedaliera.
Proseguendo dritti, oltrepassando l’omonimo rio, troviamo la Chiesa di S. Sebastiano, binomio inscindibile con la figura di Paolo Veronese, qui sepolto.
Sulla destra della Chiesa si apre il campo che conduce alla Chiesa dell’Angelo Raffaele. All’interno, di particolare rilievo il parapetto dell’organo settecentesco di Guardi.
Girando attorno alla Chiesa, si percorre la Fondamenta di Pescheria, e attraversato il ponte si prosegue ancora a sinistra per la Fondamenta Lizza giungendo fino alla Chiesa di S. Nicolò dei Mendicoli, tra le più vetuste (VII sec.) di Venezia, in una delle zone tradizionalmente più popolari della città.
Nell’area, che ha subito nei secoli varie trasformazioni, sono sorte diverse fabbriche create in seguito all’arrivo della linea ferroviaria; tra queste, di fronte alla Chiesa, l’ex Cotonificio, della fine del 1800, oggi sede universitaria.
Oltre il Campo S. Nicolò, verso destra, si incontra la Chiesa delle Terese, nota con il nome di S.ta Marta; all’interno un gruppo notevole di dipinti seicenteschi di scuola veneziana.
Di fronte alla Chiesa, lungo il canale omonimo, si trovano le case Tron, esempio settecentesco di case a schiera. Svoltando a destra e poi a sinistra lungo la Fondamenta Barbarigo, si raggiunge il barocco Palazzo Zenobio, dal 1850 sede del Collegio Armeno Mechitarista. Continuando lungo la Fondamenta del Soccorso si giunge alla Chiesa dei Carmini.
All’interno “l’Adorazione dei Pastori” di Cima da Conegliano.
Sul lato sinistro della Chiesa la Scuola Grande dei Carmini, con opere di Longhena, Tiepolo e Piazzetta.
Dietro la Scuola il C.po S.ta Margherita; al centro l’ex Scuola dei Varoteri, i pellicciai, del 1725. Chiude il campo l’ex Chiesa di S.ta Margherita, oggi aula dell’Università.
Oltre il ponte, la Chiesa di S.Pantalon; di particolare interesse la volta del soffitto di Fumiani.
Dopo il ponte sul Rio della Frescada, si raggiunge da dietro la Scuola Grande di S. Rocco, della prima metà del ‘500, all’interno della quale, nel Salone Maggiore, si possono vedere i famosi “Teleri” di Tintoretto.
A fianco della Scuola, la Chiesa di S. Rocco con opere di Tintoretto e Ricci, e vicinissima, dall’esterno, l’abside dell’imponente Basilica di S.ta Maria Gloriosa dei Frari.
Si accede alla Basilica, in stile gotico, dal campo omonimo. All’interno opere di inestimabile valore tra cui la famosissima “Pala dell’Assunta” di Tiziano, il “S. Giovanni Battista” di Donatello, il “Trittico” di Bellini, e monumenti in onore di nobili veneziani.
Molto bello il coro ligneo. Il suo campanile (70 m.) è uno dei più alti in città.
A destra della facciata sorge il convento che ospita l’Archivio di Stato; Oltre il Rio dei Frari, attraversato il C.po S. Stin, si raggiunge il complesso della Scuola e Chiesa di S. Giovanni Evangelista, con portale e scalone monumentale di Codussi.
Passando sotto il sottoportico della Laca, a sinistra per Calle del Campazzo, si arriva all’ex Convento dei Tolentini, attualmente sede centrale della Facoltà di Architettura.
A fianco sorge la Chiesa dei Tolentini, dalla facciata classicheggiante, con portico corinzio a otto colonne, su modello in parte riveduto da Palladio.
Attraversando i Giardini Papadopoli, già annessi al cinquecentesco Palazzo omonimo, si arriva al terminal automobilistico di P.le Roma, realizzato nel 1931, zona di collegamento con la terraferma.
Questo tracciato si snoda nella parte nord della città.
Partendo dalla Stazione Ferroviaria S.ta Lucia, zona che subì molte trasformazioni a partire dal 1841, data di inizio della costruzione del ponte translagunare, incontriamo subito, ai piedi del grande ponte omonimo, la Chiesa degli Scalzi, intitolata a S.ta Maria di Nazareth. Uno dei più equilibrati esempi di barocco veneziano, ha al suo interno pregevoli affreschi del Tiepolo.
Si prosegue poi per la Lista di Spagna fino alla Chiesa di S. Geremia, di epoca tardo-barocca, nella quale si venerano le spoglie di S.ta Lucia Martire.
A fianco della chiesa si può ammirare il sontuoso Palazzo Labia, il cui Salone delle Feste è stato completamente affrescato dal Tiepolo.
Oltrepassato il ponte delle Guglie, il cui nome deriva dagli obelischi collocati sulle balaustre, girando a sinistra sulla Fondamenta di Cannaregio, entriamo al Ghetto attraverso la seconda calle a destra.
Dal XVI° sec. questa zona fu luogo di residenza coatta degli Ebrei e vi sorsero gli edifici più alti della città per l’impossibilità di espandersi nel tessuto cittadino.
Di notevole interesse la visita alle cinque sinagoghe ed al Museo Ebraico che raccoglie esempi significativi della tradizione ebraica veneziana.
Da Campo del Ghetto Nuovo, attraversando il rio della Misericordia, il rio della Sensa e, dopo Calle dei Riformati il rio omonimo, si raggiunge l’ex monastero delle Carmelitane Scalze. Lungo la fondamenta si arriva alla Chiesa di S. Alvise, di antico impianto gotico; all’interno tre famose tele di Tiepolo.
Da qui raggiungiamo il Campo della Madonna dell’Orto, dove sulla sinistra si trova l’ex Scuola dei Mercanti. La Chiesa, di antica origine, spicca per la sua facciata in cotto. All’interno una “Pala” di Cima da Conegliano e “il Giudizio Universale” di Tintoretto, qui sepolto.
Attraverso il C.po dei Mori, percorrendo la Fondamenta dell’Abbazia, si raggiungono la Scuola Vecchia della Misericordia e la Chiesa, sul campo che conserva l’originaria pavimentazione in cotto.
Oltrepassato il ponte si incontra la nuova sede della Scuola della Misericordia, progettata da J. Sansovino ed incompiuta nella facciata. Sul campo si affaccia Palazzo Lezze, prestigioso edificio di Longhena.
Proseguendo lungo la fondamenta, attraversato il rio, incontriamo la Chiesa di S. Marziale che racchiude un dipinto di Tiziano e tele di S. Ricci.
Oltrepassati due ponti, giungiamo in C.po S.ta Fosca e ci immettiamo sulla Strada Nova, arteria che collega la Stazione Ferroviaria a Rialto, inaugurata nel 1871.
In direzione Rialto ci si può soffermare davanti a Palazzo Correr Contarini, oggi sede di casa d’aste, e più avanti a Palazzo Giovanelli. Dopo il ponte Pasqualigo, si trova la rinascimentale Chiesa di S. Felice.
Più avanti, con una piccola deviazione sulla destra, affacciata sul Canal Grande si trova la
Ca’ d’Oro, elegante e ricca di trafori marmorei.
Da osservare la medievale Chiesa di S.ta Sofia, inserita in un edificio civile dell’ottocento. Raggiungendo Campo SS. Apostoli, si incontra a destra la Scuola dell’Angelo Custode, oggi chiesa Evangelica Luterana, e a sinistra la Chiesa dei SS. Apostoli, di antichissima fondazione, nata su una delle prime isole abitate di Venezia.
Da qui ci dirigiamo verso le Fondamente Nuove. Girando attorno alla Chiesa e percorrendo il Rio Terrà dei SS. Apostoli, si arriva in C.po dei Gesuiti. Sul campo si affacciano l’Oratorio dei Crociferi, che ospita un importante ciclo di Palma il Giovane, e la Chiesa dei Gesuiti, dall’imponente facciata barocca con colonnato corinzio.
L’interno è caratterizzato da una particolare decorazione marmorea ad intarsi bianchi e verdi, e racchiude opere di Tiziano e Palma il Giovane.
Da qui si raggiungono velocemente le Fondamente Nuove, oltre le quali si apre la laguna nord, con le isole di S. Michele (cimitero) e Murano, patria del vetro veneziano.
Il nostro percorso inizia dalle Fondamente Nuove per snodarsi nel Sestiere di Castello, il più esteso della città.
Ci inoltriamo da qui in un percorso di calli strette seguendo le indicazioni per Rialto, fino a raggiungere la Chiesa di S. Canciano. Attraversato il Campo S.ta Maria Nova, si arriva alla Chiesa di S.ta Maria dei Miracoli, splendido gioiello rinascimentale nel cuore di Venezia, la cui facciata è interamente ricoperta di marmi policromi. All’interno è custodito il dipinto di una Madonna del 1408.
Accanto alla Chiesa un esempio di edificio tardo-gotico, Palazzo Soranzo Van Axel. Svoltando a sinistra per Calle delle Erbe si arriva in campo SS. Giovanni e Paolo, con il Convento e la Basilica omonima, e la Scuola di S. Marco ora Ospedale Civile; molte delle opere un tempo qui contenute sono ora custodite alle Gallerie dell’Accademia. Il monumento equestre in bronzo al Colleoni, eretto al centro del campo, è opera di A. Verrocchio.
La Basilica dei SS. Giovanni e Paolo, assieme alla Basilica dei Frari, costituisce un grandioso esempio di architettura gotica sacra veneziana. Per tradizione è stato luogo di sepoltura dei Dogi. All’interno, opere di Bellini e Piazzetta.
Vicinissima la Chiesa di S.ta Maria dei Derelitti o dell’Ospedaletto, opera di Longhena. Proseguiamo per la calle chiamata Barbaria delle Tole lungo la quale si trovano palazzi di notevole interesse: Palazzo Morosini, Palazzo Muazzo, Palazzo Gradenigo con il suo ponte privato.
Nel campo oltre il ponte, l’ex Chiesa di S.ta Giustina.
Prendendo Calle del Tedeum e Calle s. Francesco, raggiungiamo la Chiesa di S. Francesco della Vigna, eretta su disegno del Sansovino e la cui facciata venne poi completata da Palladio.
Fiancheggiamo la Chiesa, oltrepassiamo il Campo della Celestia e l’omonimo Rio, e per il Campo S.ta Ternita, Calle dell’Olio e la Salizada delle Gatte, arriviamo al Campiello Ugo Foscolo ove sorge la casa nella quale il poeta visse la sua dolescenza.
Si trova vicinissima la Scuola di S. Giorgio degli Schiavoni, che racchiude il ciclo di
S. Giorgio di Carpaccio nella sala inferiore. Oltre il Rio della Pietà si entra in una zona nella quale si insediò la comunità dei Greci dopo la caduta di Costantinopoli (1453).
Nella Chiesa di S. Giorgio si pratica il culto greco-ortodosso.
Per Calle Bosello raggiungiamo il Campo S. Giovanni in Bragora. La Chiesa omonima, di impianto gotico, ospita capolavori di illustri artisti, dal Vivarini a Cima da Conegliano.
Per Calle della Crosera e Calle Erizzo giungiamo al Campo S. Martino.
La Chiesa omonima è opera di Sansovino. A fianco sorge l’ex Scuola di S. Martino, sede della confraternita degli spalmatori di pece delle imbarcazioni che lavoravano nel vicino Arsenale. Al tempo della Serenissima Repubblica all’Arsenale venivano costruite le navi.
Il fastoso portale costituisce il primo esempio di architettura rinascimentale a Venezia. L’Arsenale non è aperto al pubblico; si potrà invece visitare il Museo Storico Navale, ospitato negli antichi granai della Repubblica.
Dalla riva sul Bacino S. Marco scorgiamo le isole di S. Giorgio con la Chiesa palladiana, S. Clemente, S. Lazzaro e il Lido. Dopo il ponte sulla riva, si apre un’arteria di dimensioni inusuali per Venezia: Via Garibaldi. Percorrendola tutta raggiungiamo l’isola di S. Pietro, sede dell’antica cattedrale veneziana dal 1451 al 1807.
Sul pittoresco campo (vero campo di erba e alberi) sorge il campanile, opera di Codussi, ed il chiostro dell’antico palazzo patriarcale. Sulla Riva dei Sette Martiri, davanti ai Giardini della Biennale, si chiude il nostro percorso.